14. Rigido/elastico


Di fronte alla rigidità dei materiali che connotano da sempre l'architettura occidentale (pietra, mattone, cemento, ferro e vetro), connessa alla loro durata, ciò che risulta essere elastico alla percezione tattile sembra che rimandi inevitabilmente all'effimero, come questo telo di plastica disposto probabilmente allo scopo di riparare temporaneamente le merci di un mercatino di strada dalla pioggia. ...Una sorta di velo che rimanda alla forma primordiale del riparo a capanna: forse è per questo senso ancestrale che comunica il desiderio di sfiorarlo.




Vero e proprio gioco di scambio, quello di sostituire forme che in genere si è abituati a percepire come rigide (i ripiani di una scaffalatura, magari di una libreria) con elementi elastici che non hanno alcuna relazione visiva con l'oggetto a cui sembrano in prima istanza alludere. Eppure, a parte il gioco, non siamo in presenza di un completo non senso. Ciò che sembra suggerire questo esempio è l'esigenza di giungere a inventare nuove funzioni a partire dal tatto. Non potrebbe essere per esempio questo il contenitore di oggetti rigidi le cui caratteristiche permettono all'oggetto stesso di affossarsi sul "ripiano"?




Tema da svolgere.

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