01. Jonh Ruskin


«Senza di essa [l'architettura] si può vivere, e si può anche pregare, ma non si può ricordare. Com'è fredda tutta la storia, com'è spenta tutta la fantasia immaginifica dell'uomo a paragone di quella che è scritta da un popolo vivo e che è partorita dal marmo che non si lascia degradare! Quante pagine di incerte ricostruzioni del passato non potremmo spesso risparmiare in cambio di pochi massi rimasti in piedi l'uno sull'altro»
John Ruskin, Le sette lampade dell'architettura - Lampada della memoria, Jaca Book, Milano, 1978, p, 211.


Compito da svolgere.

Architettura e ricordo: quali sono state le case di cui ti ricordi e che sono state luogo di gioia nella tua infanzia? Sei stato di recente a visitarle? Esistono ancora? Hai notato cambiamenti o segni del trascorrere del tempo su di esse?
Rispondi liberamente a una o più di queste domande e riporta storie o aspetti immaginifici (fantasie) che sorgono spontaneamente dal ricordo di queste case.
Dopo avere svolto questo compito iniziale, ritieni che vi siano elementi di accordo con la frase di Ruskin riportata? Se si, quali in particolare. Rispondi in non più di una cartella.


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